Il CHF in rialzo, L’EUR va’ giu’ seguendo il dererioramento della situazione ucraina; I Preliminari USA per i PMI, Il Meeting RBNZ

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Le rate in base all’ orario 5.00 GMT

Oggi sui mercati

Nota:  La tabella sopra riportata viene aggiornata prima della pubblicazione con le ultime previsioni del consenso. Tuttavia, i testi e i grafici vengono preparati prima. Pertanto potrebbero essere presenti delle discrepanze tra le previsioni riportate nella tabella sopra e quelle presenti nei testi e i grafici.

La giornata europea inizia con l’indice sulla fiducia delle aziende Ifo. Gli indici sono tre per essere precisi: “valutazione corrente”, “aspettative”, che uniti formano l’indice “fiducia delle aziende”. Tutti e tre dovrebbero convergere più o meno questo mese e questo è il motivo per cui si vede un solo puntino. Questo avviene inevitabilmente quando le aspettative superano al rialzo o al ribasso la valutazione corrente.

Sono sorpreso del fatto che le aspettative stiano migliorando per la Germania nonostante il virus sta peggiorando (a differenza dell’Eurozona nel complesso). Finora a febbraio ci sono stati 179.000 nuovi casi al giorno, in aumento dai 91.000 al giorno di gennaio, il valore peggiore mai registrato. Viceversa, il numero di decessi è calato, passando a 165 al giorno da 189 a gennaio e ben al di sotto del massimo di 754 al giorno del gennaio 2021. Forse il virus è mutato da un terrificante “ignoto noto”, ovverosia qualcosa che conosciamo ma non comprendiamo, in un altro rischio noto. Molta gente sostiene che abbiamo superato il virus, ma ciò si può dire in Germania diciamo solo per circa 165 persone al mondo, a seconda del concetto di superare.

Oggi verranno pubblicati i dati preliminari PMI USA.

L’indice sulla fiducia dei consumatori della Conference Board ha iniziato a riprendersi non appena è entrato in carica il Presidente Biden, ma con il peggiorare della pandemia, è calato ulteriormente e da allora è ad un punto intermedio. Si prevede che cali leggermente, pur sempre nello stesso intervallo in cui permane dall’agosto scorso.

Le domande della Conference Board si concentrano sull’occupazione e sulle condizioni del mercato del lavoro, che stanno migliorando oggigiorno, quindi questo supporta l’indice nonostante il peggioramento del mercato azionario.

Un calo dell’indice, anche contenuto, non è qualcosa di cui essere felici, in quanto potrebbe risultare negativo per il dollaro.

L’indagine della Fed di Richmond dovrebbe riportare una crescita da 8.0 a 10.0. Un tale risultato sarebbe in linea con la media delle indagini della Fed di Philadelphia e dell’Empire State, attualmente a 9.6.

Nonostante il mercato pone maggiore attenzione sugli indici Empire State e della Fed di Philadelphia, probabilmente perché vengono pubblicati prima, l’indagine della Fed di Richmond è una delle migliori nel prevedere l’indice PMI dell’ISM (Institute of Supply Management) secondo le mie ricerche. L’ISM è uno degli indicatori mensili più importanti, quindi presto particolare attenzione all’indice Fed di Richmond.

Ritengo che un dato come questo non sia né particolarmente bullish né bearish, in quanto prevede che l’economia continuerà così com’è. Pertanto a mio giudizio probabilmente risulterà neutrale per il dollaro.

Il Giappone festeggerà il Compleanno dell’Imperatore nella notte. In questa occasione è tradizione che l’imperatore, l’imperatrice e il resto della famiglia imperiale compaiano tre volte in una veranda del Palazzo Imperiale di Tokyo e salutino la folla, che generalmente saluta a sua volta. Questa è una foto del precedente imperatore in occasione del suo compleanno. L’attuale imperatore è il secondo da sinistra.

Oltre a questa fantastica cerimonia, ci sono altri due eventi degni di nota nella notte: l’incontro della Reserve Bank of New Zealand (RBNZ) e l’indice dei costi dei salari in Australia. Ho parlato di entrambi (e dell’indice della fiducia dei consumatori della Conference Board) nel dettaglio nell’Outlook settimanale (Arrivano i russi. O forse no), quindi riassumerò brevemente quanto detto.

L’indice del costo dei salari Q4 dell’Australia è importante, in quanto la Reserve Bank of Australia (RBA) ha indicato che i salari sono il problema principale che sta portando ad un ritardo nei rialzi dei tassi. La lettura prevista del +2.4% anno su anno è considerata coerente con l’inflazione attorno all’1.5%-2.0% anno su anno, quindi leggermente sotto all’intervallo target del 2-3%. La crescita dei salari dovrebbe raggiungere almeno il 2.5% anno su anno affinché la RBA possa affermare che l’inflazione rientra in modo sostenibile nel target. È possibile – le previsioni spaziano dal 2.3% anno su anno al 2.7% anno su anno. Anche se non dovesse raggiungere tale livello in questa occasione, prevedo comunque che si avvicini. AUD+

Per quanto concerne l’incontro della RBNZ, la banca ha già alzato i tassi due volte e si prevede ampiamente che li alzi ancora all’incontro della prossima settimana. Si prevede ad onore del vero un aumento dei tassi ad ogni incontro del 2022, anche se stanno sorgendo dubbi per attorno a novembre.

Il mercato prevede che i tassi vengano aumentati in occasione dell’incontro di febbraio e aprile per più di 25 punti base. Questo significa che attualmente viene prezzata una bassa probabilità (attorno al 16%) di un rialzo di 50 punti base a questo incontro. Questo sarà ciò che attirerà maggiormente l’attenzione.

Motivi per un rialzo di 50 punti base: L’inflazione è schizzata al 5.9% anno su anno nel Q4 dal 4.9% del Q3 e le aspettative sull’inflazione a 2 anni della RBNZ ha raggiunto il 3.3% nel Q1, ai massimi dal 1991, l’anno dopo che la RBNZ ha adottato un target di inflazione.

Motivi a sfavore di un rialzo di 50 punti base: L’occupazione è cresciuta a malapena nel Q4 (in rialzo solo dello 0.1% trimestre su trimestre) e vi è stato un calo del tasso di partecipazione.

Cosa prevedo: prevedo che si discuterà di un rialzo di 50 punti base ma alla fine si confermerà un rialzo di soli 25 punti base. Anche una tale decisione potrebbe essere considerata “hawkish” e positiva per l’NZD, proprio come il voto 5-4 all’ultimo incontro del Comitato di politica monetaria della Bank of England è stato considerato hawkish, non tanto per ciò che è stato deciso, quanto più per ciò che stato valutato.

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