Il JPY e il CHF sono in ribasso nel mentre che il bond da’ un rendimento al rialzo. Il meeting del G20, Canada,NZ CPI

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Oggi sui mercati

Nota: La tabella sopra riportata viene aggiornata prima della pubblicazione con le ultime previsioni del consenso. Tuttavia, i testi e i grafici vengono preparati prima. Pertanto potrebbero essere presenti delle discrepanze tra le previsioni riportate nella tabella sopra e quelle presenti nei testi e i grafici.

La giornata inizia con i dati sulla produzione industriale nell’area euro, che alle volte smuovono il mercato del FX.

La produzione industriale nell’area euro non se l’è passata bene di recente. La media mobile a 6 mesi delle variazioni mese su mese (non mostrata) è un mero +0.1%. Il risultato previsto per oggi del +0.7% mese su mese potrebbe quindi essere un grande miglioramento.

Tuttavia, la previsione anno su anno del +1.4% è sotto a quando suggerisce l’indice PMI manifatturiero.

Questo potrebbe dipendere dal fatto che l’Eurozona è rimbalzata più rapidamente di molte altre regioni dopo l’inizio della pandemia. Nonostante i dati relativamente deboli pubblicati di recente, la produzione industriale nell’Eurozona è risultata migliore di quella di Regno Unito, Giappone e anche della Germania (anche se non più di quella statunitense).

Questa è una di quelle statistiche dove il mercato impiega del tempo per prestarci attenzione, quindi offre ai trader pazienti delle opportunità. La reazione al dato dopo un’ora dalla pubblicazione è chiaramente più correlata ai dati rispetto alla reazione a 5 minuti (anche se escludiamo il calo anomalo dello 0.37% in EUR/USD di un mese specifico). Come sempre bisogna tenere a mente che la performance passata non è garanzia dell’andamento futuro. 

Durante la giornata americana ci sarà un incontro dei ministri delle finanze del G20 e dei governatori delle banche centrali a Washington “per discutere dell’impatto del conflitto in Ucraina sulle condizioni economiche globali”. La segretaria al Tesoro degli Stati Uniti Yellen parteciperà, ma potrebbe boicottare alcuni incontri in quanto sarà presente anche la Russia. La settimana scorsa la Yellen ha dichiarato che la Russia dovrebbe essere espulsa dal gruppo. L’Indonesia, che ospita il G20, ha indicato che non c’era modo di non invitare un membro del gruppo, quindi non potevano revocare l’invito alla Russia, ma hanno detto che stavano pensando di invitare anche l’Ucraina. Mi aspetto che questo incontro sia significativo soprattutto per conoscere le opinioni dei vari paesi sulla Russia. Non mi aspetto nessuna decisione che influenzi il mercato, specialmente con un gruppo così diviso.

Il Gruppo dei 20 (G20), come forse noto, è un forum intergovernativo che comprende 19 paesi e l’Unione europea e si riunisce per affrontare le principali questioni legate all’economia globale, come la stabilità finanziaria internazionale, la mitigazione del cambiamento climatico e lo sviluppo sostenibile. In origine vi era il G7, con sette grandi paesi industriali, ma poi si sono resi conto di non controllare più il mondo da soli, così è stato creato un altro gruppo che includeva anche i principali paesi in via di sviluppo e non occidentali, come Russia, Cina, India e Arabia saudita.

L’indice dei prezzi al consumo (IPC) del Canada è nettamente al di sopra dell’intervallo target della Bank of Canada e ci si aspetta che cresca ulteriormente. Questo non dovrebbe sorprendere la Bank of Canada, che la scorsa settimana ha previsto che “l’inflazione IPC dovrebbe raggiungere una media di quasi il 6% nella prima metà del 2022 e rimanere ben al di sopra dell’intervallo di controllo per tutto l’anno”. Tuttavia, un ulteriore aumento potrebbe comunque influenzare il mercato FX.

Bisognerebbe monitorare il dato m/m o y/y? La reazione è leggermente migliore sui dati anno su anno, che ottengono un punteggio di rilevanza Bloomberg più alto, ma la differenza non è significativa. L’impatto sembra svanire piuttosto rapidamente, quindi questo indicatore potrebbe risultare migliore per lo scalping a breve termine.

Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti dovrebbero registrare un calo del 3.7% mese su mese, mentre le vendite di nuove case, previste per la prossima settimana (26 aprile) dovrebbero crescere dello 0.4%. Non capisco molto questa differenza, ma vedo che dal 2010 si sono mosse nella stessa direzione solo il 54% delle volte, quindi è abbastanza normale che un dato registri un calo e l’altro un aumento.

Le vendite di case esistenti sono stimate a 5.8 milioni, non lontano dai 5.62 milioni del febbraio 2020, ovverosia il mese prima dell’inizio della pandemia. Questo suggerisce che il trend post-pandemia di trasferirsi in periferia potrebbe essere finito e il mercato sta tornando alla normalità, pur non avendo alcun dato sui cambiamenti di dove vengono vendute le case, il che potrebbe fare una grande differenza.

La Fed pubblicherà il “Riepilogo delle analisi sulle attuale condizioni economiche”, noto anche come Libro beige o Beige Book, che viene pubblicato sempre due settimane prima dell’incontro del FOMC. Si tratta di un documento importante per il mercato, in quanto il primo paragrafo delle dichiarazioni rilasciate immediatamente dopo ogni incontro del FOMC tendono a rispecchiare il tono che emerge dal libro beige sulla caratterizzazione dell’economia. Ad ogni modo il libro Beige è in gran parte aneddotico, dal momento che non esiste un “indice del libro Beige” ufficiale o altri valori ufficiali, quindi bisognerà aspettare di leggerlo per saperne di più.

 

Nella notte la Nuova Zelanda pubblicherà l’indice dei prezzi al consumo (IPC), sempre un dato di rilievo di questi tempi e specialmente per la Nuova Zelanda, dal momento che annuncia i dati solo su base trimestrale.

Si prevedono valori nettamente fuori dall’intervallo obiettivo della Reserve Bank of New Zealand (RBNZ) dell’1-3%. L’aumento trimestre su trimestre previsto del +2.0% sarebbe in linea con l’obiettivo…peccato che dovrebbe essere un aumento annuale e non annualizzato! Inutile dire che la RBNZ ha già preso nota dell’inflazione sopra target e ha alzato il tasso ufficiale cash dallo 0.25% all’1.5%, con l’ultimo aumento di 50 punti base che è avvenuto la scorsa settimana.

Per coloro che sono interessati a fare trading in occasione della pubblicazione di questo indicatore, è suggeribile fare trading sull’AUD/NZD al posto che sulla coppia NZD/USD, in quanto la prima è meglio correlata con i risultati ,che siano superiori o inferiori alle attese dell’ultima. Da monitorare è principalmente la variazione trimestre su trimestre e non la variazione anno su anno (questi grafici includono il 2019, Q1 2020 e dal 2021 in avanti, eliminando il Q2/3/4 2020 in quanto la RBNZ è rimasta in un circuito di attesa all’epoca).

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