Il GBP cade nonostante un’ inflazione piu’ alta del previsto;NATO;EC;I meeting dell’ SNB, i PMI preliminari

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Oggi sui mercati

Nota:  La tabella sopra riportata viene aggiornata prima della pubblicazione con le ultime previsioni del consenso. Tuttavia, i testi e i grafici vengono preparati prima. Pertanto potrebbero essere presenti delle discrepanze tra le previsioni riportate nella tabella sopra e quelle presenti nei testi e i grafici.

Oggi è una giornata davvero intensa.

Avremo due importanti incontri:

I capi di stato di 28 paesi europei e 2 paesi del Nord America dell’alleanza atlantica, la NATO, si riuniranno a Bruxelles per un vertice straordinario volto a discutere i prossimi passi in relazione al conflitto in Ucraina. Verranno discusse ulteriori sanzioni contro la Russia, oltre ad una collaborazione militare e aiuti di emergenza. La Polonia e i paesi baltici stanno premendo per ulteriori sanzioni, inclusa la messa al bando delle importazioni di petrolio e gas russo nella UE. Tuttavia, la Germania e altri paesi europei che dipendono notevolmente dal gas russo sono contrari.

L’incontro coinciderà con l’inizio dell’incontro di due giorni del Consiglio europeo dei leader dei paesi membri della UE. Si parlerà dell’aggressione militare dell’Ucraina da parte della Russia, di sicurezza e difesa, energia, economia e COVID-19.

Il Presidente USA Biden parteciperà ad entrambi gli incontri, il che è alquanto insolito, dal momento che i presidenti USA normalmente non partecipano al Consiglio europeo. Secondo la formidabile responsabile dei rapporti con la stampa, la favolosa Jen Psaki, il presidente Biden “discuterà gli sforzi di deterrenza e di difesa” durante il vertice della NATO e riaffermerà l’impegno degli Stati Uniti verso i suoi alleati della NATO. “Il Presidente prenderà parte anche a un vertice programmato del Consiglio europeo per discutere delle preoccupazioni comuni sull’Ucraina, compresi gli sforzi transatlantici per imporre sanzioni alla Russia, fornire sostegno umanitario a coloro che sono colpiti dalla violenza e affrontare altre sfide relative al conflitto”.

Impatto di mercato: l’importanza di tali incontri deriva dalla possibilità che i ricchi e tranquilli paesi europei occidentali potrebbero sacrificare di più per i vicini dell’Europa dell’Est. Se la pressione contro la Russia dovesse aumentare, la Russia probabilmente reagirà con la stessa moneta, tagliando interamente le esportazioni di petrolio o cereali. Questo peserebbe ulteriormente sull’economia europea e farebbe aumentare i prezzi.

Parlando di economia europea, sono previsti importanti indicatori oggi, con gli indici preliminari dei direttori degli acquisti (PMI) per le principali economie industrializzate.

 Come per altri paesi, le prospettive sono di risultati deludenti, specialmente dal fronte manifatturiero. Questo è un cambio di sinfonia. Negli ultimi due anni i lockdown legati al contenimento del coronavirus hanno colpito maggiormente il settore dei servizi. Ora le restrizioni sono quasi interamente state revocate, ma l’aumento dei prezzi dell’energia e le conseguenze per il commercio globale stanno pesando sull’attività economica.

Bisogna però vedere le cose in prospettiva. I PMI dovrebbero confermarsi ampiamente in territorio di espansione. Questo significa che parlare di “stagflazione” è prematuro, ma non si può dire lo stesso per la “recessione”. Sicuramente questa non la direzione auspicabile al momento.

Tra la serie di dati PMI avremo anche l’incontro trimestrale della Banca nazionale svizzera (BNS). La BNS non ha modificato il tasso di politica dal gennaio 20215,  quindi non credo che sia azzardato dire che non mi aspetto alcun cambiamento in questa occasione.

Il punto è cosa succederebbe se dovessero parlare di nuovi interventi FX? Di solito le dichiarazioni che seguono l’incontro contengono la seguente dichiarazione:

[La BNS] …“rimane disposta ad intervenire nel mercato dei cambi delle divise secondo necessità per contrastare la pressione rialzista sul franco svizzero. In particolare la Banca prende in considerazione la situazione monetaria generale. Il franco svizzero rimane ad un livello di prezzo elevato.”

Non vi è dubbio che il franco “rimane ad un livello di prezzo elevato”. È molto sopravvalutato, specialmente nei confronti dell’EUR, il vicino più importante da cui è circondato (non sorprende che tutti a Ginevra vadano a fare acquisti oltreconfine in Francia). L’OCSE valuta il CHF come la seconda valuta più sopravvalutata nei confronti dell’USD, 16% sopravvalutata (il NOK è al primo posto con il 22%) e il Big Mac index la vede al primo posto (23% sopravvalutata). In sintesi, se volete mangiare al McDonald’s, non fatelo in Svizzera.

Cruciale sarà monitorare l’incontro alla ricerca di eventuali indicazioni di interventi di politica. Qualche settimana fa vi è stato un notevole intervento quando l’EUR/CHF ha violato la soglia di parità per un attimo (barra blu). È stato effettuato un annuncio speciale alquanto insolito, volto a ricordare alle persone che la banca è pronta ad intervenire, negando che viene prestata particolare attenzione ad una coppia valutaria specifica, ma nessuno ci crede (il 42% del commercio della Svizzera, di cui 37% sono importazioni e 46% importazioni, avviene con l’area euro, mentre al secondo posto vi sono gli Stati Uniti, con una quota del 16%). Nell’ultima settimana l’intervento è calato a livelli più consueti (barra rosso), anche se pur sempre maggiore a quanto visto per gran parte del mese di gennaio e febbraio.

Impatto probabile sul mercato: Dando uno sguardo agli ultimi 6 incontri della BNS, notiamo che l’USD/CHF tende ad avanzare nei giorni successivi all’incontro, ad eccezione che dopo l’incontro del settembre 2020. Naturalmente bisogna tenere a mente che performance passata non è garanzia di risultati futuri.

A seguire abbiamo le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione USA, pubblicate su base settimanale. Ormai non sono così più importanti, quindi presenterò solo un grafico senza fare ulteriori considerazioni.

Gli ordini di beni durevoli USA sono uno dei principali indicatori USA. Si prevede un calo per questo mese, in parte in reazione a tre mesi di crescita alquanto marcata, ma soprattutto per effetto dell’esclusione degli ordini a Boeing.

Ad esclusione del trasporto, gli ordini dovrebbero aumentare moderatamente, leggermente al di sotto della tendenza di +0.7% mese su mese, ma non di molto.

Soprattutto se si considera che questo livello di ordini headline, anche tenendo conto del calo previsto mese su mese, sarebbe comunque sopra al livello pre-pandemia di un 20% circa, non è per nulla male.

Nella notte, verrà pubblicato l’indice dei prezzi al consumo (IPC) di Tokyo. Si prevede che l’indice registri un ulteriore aumento all’1.2% anno su anno, che può non sembrare molto, ma per il Giappone sarebbe un nuovo massimo degli ultimi 2 anni circa. Ma la misura “core” in stile giapponese (che esclude gli alimenti), a cui il mercato presta particolare attenzione, dovrebbe rimanere sotto l’1%, mentre la misura “core-core” (che in altri paesi è semplicemente “core” ed esclude alimenti ed energia) dovrebbe rimanere in deflazione al -0.50% anno su anno. Pensate un po’, parliamo di deflazione… Un’inflazione costantemente bassa potrebbe tenere il JPY in un trend ribassista (con l’USD/JPY che avanza).

Devo ammettere che la reazione del mercato FX a questo indicatore non è molto elevata. La risposta al dato headline non è delle migliori. Ritengo che fino a che l’inflazione supera il target del 2%, non c’è speranza che la Bank of Japan cambi politica, quindi non c’è motivo per acquistare o vendere yen sulla base di tale dato.

Venerdì mattina in Europa verranno pubblicati i dati sulle vendite al dettaglio nel Regno Unito. Si prevede un rallentamento sulla base del forte aumento del mese precedente. Inoltre, la fiducia dei consumatori è calata stabilmente negli ultimi mesi e il recente aumento dei prezzi dell’energia e degli alimenti non dovrebbero indurre a fare acquisti sfrenati. Tuttavia, non ritengo che il calo sia sufficiente per far cambiare idea a qualcuno sullo stato dell’economia britannica. Neutrale per il GBP.

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