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Oggi sui mercati
Nota: La tabella sopra riportata viene aggiornata prima della pubblicazione con le ultime previsioni del consenso. Tuttavia, i testi e i grafici vengono preparati prima. Pertanto potrebbero essere presenti delle discrepanze tra le previsioni riportate nella tabella sopra e quelle presenti nei testi e i grafici.
Il piatto forte di oggi sono i dati sui salariati extra agricoli (NFP) USA, indicatore cruciale che ogni mese (con l’indice dei prezzi al consumo) ci indica se la Fed sta ottemperando al “duplice mandato” di stabilità dei prezzi e massima occupazione.
C’è caos sulle previsioni dopo che il rapporto dell’ADP ha scioccato tutti mercoledì riportando un calo di 301.000 posti di lavoro a fronte delle previsioni di +184.000. Si tratta di un grande cambiamento dai +807.000 del mese precedente.
L’NFP sarà quanto meno positivo? È successo già in passato che uno crescesse, mentre l’altro calasse. Nei 236 mesi trascorsi dall’inizio della pubblicazione del rapporto ADP nel maggio 2002 è successo 28 volte. Tuttavia, 11 di queste erano nei primi due anni, quando forse veniva affinato l’algoritmo. Quindi forse bisognerebbe dire che è successo 18 volte negli ultimi 216 mesi, pari all’8.33% delle volte. Hmmm… non è impossibile ma non è neanche probabile. Inoltre, in tali occasioni la variazione era piuttosto contenuta, dovuta alle difficoltà di calcolo, questioni di destagionalizzazioni, ecc, ed è più probabile che uno sia +50.000 e l’altro -50.000, più che uno +500.000 e l’altro negativo. Notiamo però che una sola volta le due serie si sono mosse in direzioni opposte, con uno dei due valori superiore a 166.000 (nel febbraio 2003 l’ADP ha registrato un +59.000 e l’NFP -308.000).
Nel mondo finanziario ci viene sempre insegnato che “la performance passata non è garanzia di risultati futuri” e naturalmente, alla luce della situazione straordinaria in cui ci troviamo, con pandemia, cambiamenti del mercato del lavoro, forte aumento del lavoro autonomo e cambiamenti climatici che condizionano la destagionalizzazione, non è impossibile che l’NFP riporti un guadagno quest’oggi. Forse il rapporto ADP sta subendo una “mean reversion” dopo il sorprendente aumento di 776.000 unità di dicembre. Se prendiamo dicembre e gennaio assieme, l’ADP riporta un aumento di 475.000 nei due mesi. L’NFP è aumentato di soli 199.000 unità a dicembre e questo significa che potrebbe crescere di 276.000 unità a gennaio per riportare lo stesso guadagno di due mesi dell’ADP.
In tale contesto, la previsione del mercato di +150.000 non sembra così improbabile.
Come si muove il mercato quando l’NFP manca le stime? Le ultime 6 volte l’NFP ha mancato le stime e non è stato così negativo per il dollaro. Viceversa, l’EUR/USD è calato, ovverosia l’USD si è rafforzato sull’EUR, nel giorno successivo o nei due successivi per 5 volte su 6 e ha chiuso la settimana invariato o al ribasso quattro volte su sei. Questo probabilmente perché la soglia per la Fed per non intervenire è molto alta. Il dato dovrebbe essere disastroso per dissuadere la Fed dal procedere.
Rimane da capire se un calo dei salariati extra agricoli sarebbe considerato sufficientemente disastroso per dissuadere la Fed dal procedere. Probabilmente no. Tuttavia le aspettative di cinque o anche sei rialzi per quest’anno potrebbero magari cambiare. Dopo il calo a sorpresa dei dati dell’ADP, le probabilità di sei o più rialzi dei tassi per quest’anno sono calate, mentre quelle di tre o quattro sono aumentate.
Per quanto riguarda le altre componenti del rapporto NFP, il tasso di disoccupazione e il tasso di partecipazione dovrebbero rimanere invariati. Se così fosse non sarebbe male, dal momento che il tasso di disoccupazione è sufficientemente vicino al minimo di 50 anni del 3.5% da contare come “massima occupazione”.
I salari orari medi dovrebbero aumentare di più rispetto al mese precedente, ma non quanto il deflatore PCE. Questo significa che il lavoratore medio è in perdita considerando l’inflazione. La Fed forse ritiene che sia positivo perché vuol dire assenza di spirale dei prezzi/salari o vuole che i lavoratori guadagnino così che la diseguaglianza USA venga ridotta? Non saprei.
Oltre ai dati occupazionali USA, come di consueto, riceveremo anche i dati occupazionali del Canada. Si prevede un calo del numero dei salariati e un contestuale aumento del tasso di disoccupazione in seguito alla reintroduzione delle misure di distanziamento sociale in diverse province.
I casi sono iniziati a calare di recente però, quindi ritengo che il mercato probabilmente andrà oltre tali dati e riterrà che se la situazione dovesse migliorare, le autorità allenteranno le restrizioni e l’occupazione probabilmente rimbalzerà.