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Oggi sui mercati
Nota: La tabella sopra riportata viene aggiornata prima della pubblicazione con le ultime previsioni del consenso. Tuttavia, i testi e i grafici vengono preparati prima. Pertanto potrebbero essere presenti delle discrepanze tra le previsioni riportate nella tabella sopra e quelle presenti nei testi e i grafici.
Oggi sono già stati pubblicati i dati sulla produzione industriale in Germania. La versione finale dei dati sul PIL UE Q4 raramente viene rivista e, nel caso, solo di 0.10 punti percentuali, quindi normalmente non è una revisione rilevante.
Negli Stati Uniti sarà importante conoscere l’indagine sull’ottimismo delle piccole imprese del NFIB (National Federation of Independent Business), ma il più importante indice di diffusione dei “piani di assunzione” è già stato pubblicato, quindi verrà diluito l’impatto dell’indagine nel suo complesso. La maggior parte delle persone negli Stati Uniti che non lavorano per Walmart o per il governo lavora per le piccole imprese, quindi i piani di assunzione sono importanti per il mercato del lavoro.
L’indice sui piani di assunzione è una percentuale di aziende che indica che intende aumentare l’occupazione nei prossimi tre mesi, al netto della percentuale che intende ridurre l’occupazione. Nel periodo 2005-2019 la media era attorno a 10, quindi il livello di febbraio di 19, seppur notevolmente sotto dai 26 di gennaio, punta ancora al rialzo, seppure sia calato fortemente. Ma tale risultato potrebbe essere legato all’indice “aperture di posti di lavoro difficili da soddisfare”, che ha raggiunto un massimo record di 51 a settembre ed è ora sceso solo a 48. Forse le imprese non stanno più assumendo perché è semplicemente troppo difficile.
La bilancia commerciale USA, più precisamente il deficit commerciale USA, dal momento che ormai sono decenni che gli Stati Uniti non hanno un surplus commerciale, dovrebbe aumentare di $6.6 mld. Il dato iniziale del deficit commerciale ha registrato un aumento di $7.2 mld. Questo non sorprende, dal momento che i due si muovono di pari passo, con una correlazione del 93% tra loro.
Secondo i dati, il surplus USA nei servizi sta aumentando, il che compensa (solo) in parte l’aumento del deficit commerciale di beni.
Nella notte i dati finali sul PIL Q4 in Giappone probabilmente vedranno una revisione maggiore di quella dell’area euro, ma probabilmente nessuno vi farà più caso. Alla luce dei rapidi cambiamenti a livello globale, con il coronavirus e l’enorme aumento dei prezzi delle materie prime, il Q4 2021 sembra ormai un decennio fa dalla prospettiva dei mercati finanziari. Ad ogni modo i dati sul PIL in Giappone sono noti per essere continuamente rivisti. Non si riesce a conoscere il dato finale per due anni circa.
A questo seguiranno i dati sull’inflazione in Cina. I prezzi alla produzione dovrebbero aumentare ad un ritmo meno sostenuto, mentre i prezzi al consumo dovrebbero registrare un aumento simile.
L’IPC cinese ha beneficiato del calo dei prezzi degli alimentari, non solo in termini di minor ritmo di aumento, ma proprio calo dei prezzi. C’è da chiedersi se durerà a lungo. Ad ogni modo, per gli altri paesi sono importanti i prezzi alla produzione e non al consumo, dal momento che l’IPP cinese è una forte componente dell’indice dei prezzi all’importazione di altri paesi. Quindi un rallentamento dell’inflazione è una buona notizia anche se rallenta modestamente ad un tasso di aumento ancora elevato.