L’Euro e’ in rialzo, il CHF va’ giu’ in base alla speranza Ucraina, Il report del JOLTS

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Oggi sui mercati

Nota:  La tabella sopra riportata viene aggiornata prima della pubblicazione con le ultime previsioni del consenso. Tuttavia, i testi e i grafici vengono preparati prima. Pertanto potrebbero essere presenti delle discrepanze tra le previsioni riportate nella tabella sopra e quelle presenti nei testi e i grafici.

Per oggi non è previsto gran ché. Degno di nota è solo il nostro caro vecchio amico del rapporto JOLTS (Job Offers and Labor Turnover Survey). Il rapporto JOLTS è lo specchio dei dati sulla disoccupazione: al posto di valutare il numero di persone che cerca lavoro, indica il numero di datori di lavoro che cerca persone. È un dato importante per cercare di capire quando lontano è il paese dall’indefinibile “massima occupazione”.

Il mercato prevede che il numero di posti di lavoro sia sostanzialmente in linea con quello dello scorso mese (non ritengo che esista una solida metodologia per prevedere questo numero, quindi forse dovrei dire che il mercato tira ad indovinare il numero di posti di lavoro disponibile… Inoltre ci sono solo 11 persone che emettono tale previsione, quindi non poi così tante). Si tratterebbe di una lettura non lontana dal record di 11.098mln dello scorso luglio. Il numero di nuovi posti di lavoro è rimasto attorno ai livelli record negli ultimi 6 mesi circa. Si tratta di un mercato del lavoro fantastico, almeno per quanto riguarda il numero di posti di lavoro disponibili.  

Non è presente una previsione per il tasso di abbandono, che val la pena monitorare e indica la percentuale di lavoratori che abbandonano volontariamente il proprio posto di lavoro ogni mese. Per un paio di mesi si è attestato ad un record del 3.0% e lo scorso mese è calato al 2.9%. Normalmente la gente non lascia un posto di lavoro senza essersi prima assicurata un nuovo posto di lavoro, quindi questa è una misura della fiducia nel mercato del lavoro. Tutto ciò mi ricorda questa canzone e si potrebbe parlare dell’indice “take this job and shove it”.

Al contempo, il tasso di licenziamento, ovverosia la percentuale di persone per cui viene cessato non volontariamente il rapporto di lavoro si è attestato ad un minimo record a dicembre. Questo non potrebbe essere un periodo migliore per comportarsi male sul posto di lavoro!

Il numero di persone disoccupate a gennaio è aumentato (al contrario di quanto ho appena detto, l’aumento è dovuto per lo più al fatto che la gente ha perso il proprio posto di lavoro, non perché ha deciso di smettere di guardare Netflix e iniziare a cercare un lavoro). Questo è il motivo per cui il rapporto aperture di posti di lavoro/disoccupati dovrebbe calare leggermente a 1.68 dalla lettura record di dicembre di 1.73. Si tratta di un valore incredibilmente alto. Le autorità indicano spesso questo come un indicatore della salute del mercato del lavoro.

Le richieste di mutui della MBA (Mortgage Bankers’ Association) stanno andando a meraviglia e stanno replicando i livelli straordinari dello scorso anno. Non è per niente male alla luce di quanto è calata la fiducia.

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