Protesta al mercato azionario, La Fed si restringe; La conferenza USA riguardo il consiglio di fiducia del consumatore

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Oggi sui mercati

Nota: La tabella sopra riportata viene aggiornata prima della pubblicazione con le ultime previsioni del consenso. Tuttavia, i testi e i grafici vengono preparati prima. Pertanto potrebbero essere presenti delle discrepanze tra le previsioni riportate nella tabella sopra e quelle presenti nei testi e i grafici.

I prestiti del settore pubblico britannico dovrebbero aumentare alla luce dell’aumento della spesa per i vaccini e i test, oltre ad alcuni effetti stagionali. Tuttavia, guardando alla media mobile a 12m, si prevede che il trend ribassista continui. Non sono certo se questo possa condizionare il GBP al momento.

L’indice Ifo in Germania dovrebbe calare leggermente. L’indice delle aspettative dovrebbe crescere moderatamente, ma la situazione corrente dovrebbe comunque deteriorare di più.

La differenza tra le due dovrebbe contrarsi.

Negli USA, l’indice della fiducia dei consumatori della Conference Board dovrebbe calare. Questo non sorprende alla luce della nuova corsa del virus e del calo dei mercati azionari, per non menzionare il calo di 0.8 punti dell’indice della fiducia dei consumatori della Università del Michigan per questo mese.

Al momento notiamo un divario record tra i due indici, probabilmente perché le domande poste dalle due indagini hanno un focus diverso. Le domande della Conference Board pongono grande enfasi sulle condizioni occupazionali e del mercato del lavoro, mentre l’indagine della Università del Michigan si concentra sulla disponibilità finanziaria delle famiglie. Di conseguenza, l’indagine della Conference Board rispecchia più in generale le sensazioni dei consumatori verso l’economia in generale, mentre l’indagine della Università del Michigan rispecchia le percezioni dei consumatori delle proprie circostanze personali. Il mercato del lavoro rimane in buona salute, ma il calo del mercato azionario e l’aumento dell’inflazione pesano sulla percezione delle persone della situazione finanziaria (anche sulla mia percezione!)

L’indagine della Fed di Richmond dovrebbe registrare un calo di 2 punti, portandosi in linea con la media delle indagini della Fed di Philadelphia e Empire State, che sono calate di ben 12.4 punti a 11.25 (Empire State -32.6. Philly Fed +7.8). Ritengo che un piccolo calo qui sia positivo per l’USD dopo l’affondo dell’indice Empire State, in quanto rassicurerebbe i mercati che l’economia USA è ancora su un percorso di crescita.

Il mercato dà più peso agli indici Empire State e Philly Fed rispetto all’indagine di Richmond, probabilmente perché vengono pubblicate prima. Tuttavia, l’indagine della Fed di Richmond è una delle migliori nel prevedere l’indice PMI dell’ISM (Institute of Supply Management) secondo le mie ricerche. L’ISM è uno degli indicatori mensili più importanti, quindi presto particolare attenzione all’indice Fed di Richmond.

Poi noi trader fondamentali possiamo rilassarci leggermente fino all’inizio della seduta asiatica, con l’annuncio dei dati commerciali da parte della Nuova Zelanda. Purtroppo Bloomberg non fornisce più una previsione del consenso per questo dato, ma qui è comunque presente un grafico. Il trend non è positivo.

Le esportazioni stanno aumentando, ma non allo stesso ritmo delle importazioni. Purtroppo ho solo gli indici dei valori per questi due, non i volumi, quindi non riesco a vedere se dipende dal fatto che il paese importa di più o semplicemente prezzi superiori di ciò che viene importato (come in Giappone). Se si da un’occhiata allo spaccato dell’aumento del 21% anno su anno delle importazioni (usando a media a 12 mesi), i veicoli contribuiscono per 6.5 punti percentuali (ppt), indice che anche la Nuova Zelanda è stata interessata dall’aumento dei prezzi delle auto come si è visto in tutto il mondo. Le apparecchiature meccaniche e macchinari contribuiscono per 2.7 ppt, le macchine elettriche e attrezzature 1.6 ppt, il ferro e l’acciaio 1.2 ppt e i prodotti farmaceutici 0.7 ppt dell’aumento. Sorprende come i prodotti petroliferi contribuiscono per 0.5 ppt e i fertilizzanti per 0.4 ppt.

La Bank of Japan pubblicherà il Riassunto delle opinioni dell’incontro del 18 gennaio. Negli ultimi anni non vi ho prestato particolare attenzione, in quanto normalmente l’opinione del Consiglio di politica monetaria era “facciamo ciò che dice il Governatore Kuroda”, eccezion fatta per uno o due ribelli che venivano tipicamente ignorati. Ora però sembrano esserci effettivamente opinioni diverse nel Consiglio, quindi ci sarà un altro rapporto da monitorare 8 volte all’anno.

All’ultimo incontro la BoJ ha tenuto invariata la propria politica e forward guidance nonostante quanto previsto da alcuni osservatori generalmente ben informati (ovverosia, io!), dal momento che mi aspettavo delle variazioni della forward guidance. Tuttavia, la Banca ha effettivamente rivisto al rialzo le prospettive sull’economia e sull’inflazione e questo era il motivo per cui pensavo che avrebbe cambiato anche la forward guidance. Il Governatore Kuroda ha indicato alla conferenza stampa che l’aumento corrente dell’inflazione in Giappone (appena visibile su scala internazionale) è transitoria e il target di inflazione del 2% è ancora molto lontano. Tuttavia, 3 membri su 9 del Consiglio di politica hanno rivelato un rischio di aumento dell’inflazione per l’anno finanziario 2023 nel “dot plot” delle Prospettive per l’attività economica e i prezzi pubblicate trimestralmente dalla banca, mentre 2 vedono rischi di ribasso. Il “dot plot” sull’inflazione della BoJ non solo fornisce indicazioni sul tasso di inflazione prospettato dai membri, ma indica anche i rischi che si prefigurano: un triangolo che punta al rialzo è un segno di rischi di rialzo, mentre un triangolo che punta al ribasso è un segno di rischi di ribasso, mentre un cerchio raffigura rischi bilanciati. Gli investitori leggeranno con attenzione il riepilogo per cogliere segnali di visioni discordanti tra il Governatore Kuroda e i suoi tradizionali accoliti devoti.

 

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