Le rate in base all’ orario 5.00 GMT
Oggi sui mercati
Nota: la precedente tabella viene aggiornata prima della pubblicazione con le ultime previsioni. Tuttavia, il testo e i grafici vengono preparati in precedenza, pertanto possono presentarsi delle discrepanze tra le previsioni fornite nella tabella e quelle riportate nel testo e nei grafici.
Ieri abbiamo parlato delle vendite al dettaglio nel Regno Unito.
Ora, mettiamoci comodi e aspettiamo l’inizio della giornata nordamericana e le vendite al dettaglio dal Canada. L’aumento dei contagi alla fine dello scorso anno potrebbe aver limitato le vendite; i dati deludenti sulle vendite di auto, d’altro canto, hanno peggiorato le cose (per cui probabilmente il dato sulle vendite di auto usate sarà migliore rispetto a quello principale).
Date le interruzioni causate dalla pandemia a gennaio e il fatto che a febbraio le restrizioni siano state alleggerite sensibilmente, non credo che in molti presteranno attenzione a questi dati; tenderanno piuttosto a interpretarli come un’altra distorsione temporanea della situazione sottostante. Ovviamente le condizioni sottostanti in Canada potrebbero non migliorare molto se lo sciopero dei camionisti dovesse protrarsi, ma questo è un altro problema.
Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti dovrebbero registrare un calo dell’1,3% m/m, mentre le vendite di case nuove (in uscita il 24 febbraio) dovrebbero salire dello 0,2%. Anche questi dati potrebbero risentire delle temperature insolitamente basse. Inoltre, le case in vendita non sono molte.
Le discrepanze potrebbero essere in parte dovute all’offerta. Sembra ci siano, rispetto alla domanda, più nuove case disponibili in vendita che case esistenti. Devo però ammettere che non so se a causare la divergenza sia il numeratore (vendite) o il denominatore (offerta).
In ogni caso, nonostante il recente aumento dei tassi sui mutui, le vendite reggono bene. Come ho detto ieri, questo potrebbe essere un indice di solidità del mercato immobiliare, un buon segnale per la Fed: potrà così ridurre rapidamente la montagna di titoli garantiti da ipoteca, senza gettare nello scompiglio l’economia statunitense. USD+
Il Leading Economic Index (LEI) degli USA dovrebbe rimanere invariato a 0,8. È abbastanza stabile da ottobre ed è un buon segnale per l’economia, perché significa che probabilmente la crescita non rallenterà in misura significativa. La stima dell’Atlanta Fed’s GDPNow per il PIL del primo trimestre si attesta a +0,7% su base trimestrale SAAR, mentre la St. Louis Fed prevede un più robusto +2,5%. In entrambi i casi, tuttavia, si tratterebbe comunque di un forte calo dal +6,9% trimestrale SAAR registrato nel quarto trimestre. Il LEI suggerisce che forse la Fed di Atlanta potrebbe essere un poco pessimista. Penso che un LEI stabile debba essere considerato positivo per il dollaro.