GBP in rialzo in vista del voto di Brexit

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1. GBP in rialzo in vista del voto di Brexit
Oggi avrebbe dovuto essere il giorno che i membri del parlamento britannico tornavano in parlamento per esprimere un “voto significativo” sull’accordo di Theresa May e presentare eventuali modifiche. Sfortunatamente, la May aveva altri piani per questa settimana e non solo ha annullato il voto sul suo accordo ancora prima dell’inizio della settimana, ma ha anche anticipato la ribellione di martedì proponendo un voto su un non accordo e un’estensione al 13 e 14 marzo. La May ha promesso ai membri del parlamento un voto sulla posticipazione del divorzio del Regno Unito dall’UE o l’esclusione di una Brexit senza accordo se dovessero rigettare il suo accordo il mese prossimo. Martedì la premier ha rilasciato una dichiarazione sulla Brexit ai membri del parlamento, per la minaccia di una rivolta dei ministri contrari al divorzio dall’UE. Il GBP è avanzato verso la fine della seduta di martedì, mentre alle 7:55 GMT avanzava di un ulteriore 0.1% a $1.3265.*

2. Prezzi del petrolio in aumento per la debolezza del dollaro
Un USD in calo, i tagli alla produzione dell’OPEC e le scorte statunitensi in calo hanno spinto il petrolio ad avanzare quest’oggi. Nello specifico, le scorte di petrolio greggio statunitensi sono calate di 4.2 milioni di barili nella settimana che si è chiusa il 22 febbraio, per un totale di 444.3 milioni di barili, secondo una stima della American Petroleum Institute (API) pubblicata nel rapporto settimanale di martedì. Nel frattempo l’OPEC ha indicato che continuerà a controllare la produzione nonostante le pressioni del presidente degli Usa Donald Trump di questa settimana volte ad arrestare operazioni artificiali di inasprimento dei mercati. Alle 7:50 GMT i future del greggio WTI statunitense (USOIL) erano scambiati a quota $55.88 per barile, in rialzo di 38 centesimi, pari allo 0.7% dall’ultima chiusura.* I future del greggio Brent (CL_BRENT) erano scambiati a quota $65.66 per barile, in rialzo di 32 centesimi, pari allo 0.5% dall’ultima chiusura.**

3. Dollaro stabile dopo un brusco calo
Il dollaro è rimasto in prossimità di un minimo di tre settimane mercoledì, dopo che il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha reiterato che la banca centrale rimarrà paziente per quanto riguarda la politica monetaria e di fronte al rialzo della sterlina. L’indice del dollaro è rimasto a quota 96.056 nei confronti di un paniere di sei valute principali, dopo aver ceduto lo 0.4% overnight, quando si è arrestato a quota 95.948, ai minimi del 5 febbraio. Martedì Powell ha dichiarato che l’aumento dei rischi e i recenti dati deludenti difficilmente impediranno una solida crescita dell’economia statunitense nel corso del 2019, ma che la Fed rimarrà “paziente” nelle decisioni riguardanti futuri rialzi dei tassi.***

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*Fonte: FXStreet, 27 febbraio 2019 / 2:48 ET
**Fonte: Reuters, 27 febbraio 2019 / 3:53 ET
***Fonte: Blokt, 27 febbraio 2019 / 03:07 ET

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