Oro pronto a testare il livello di $1500 in seguito al rally rifugio

Google+ Pinterest LinkedIn Tumblr +

1. Oro pronto a testare il livello di $1500 in seguito al rally rifugio

I prezzi dell’oro hanno toccato un massimo di oltre 6 anni mercoledì, con la guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti che non ha mostrato segni di miglioramento. Il metallo rifugio rimane il grande vincitore di questa crisi dopo essere stato scambiato fino a quasi quota $1500 e si mantiene ora appena sotto al prossimo livello psicologico. La guerra commerciale sino-americana continua, con la Cina che sta svalutando la propria valuta al di sotto della soglia psicologica importante di 7 yuan per dollaro, che ha portato immediatamente Washington a indicare Pechino come manipolatore valutario.*

 

2. I mercati prendono una boccata di ossigeno

Il rimbalzo dei mercati azionari Usa di ieri dopo l’annuncio della Banca popolare cinese che la valuta non calerà drasticamente ha alimentato la propensione al rischio quest’oggi; tuttavia i mercati asiatici hanno già evidenziato ulteriori segni di avversione al rischio e gli acquisti rifugio sono continuati. Le borse europee sono avanzate questa mattina, ma i guadagni sono stati limitati dal fatto che gli investitori hanno tenuto d’occhio lo yuan cinese in seguito all’escalation delle tensioni commerciali sino-americane. Il calendario è piuttosto scarno di eventi quest’oggi, pertanto le storie macro avranno il maggior impatto sulla direzione di mercato, che sarà molto probabilmente al ribasso a fronte della continua avversione al rischio.**

 

3. L’USD si stabilizza dopo il forte calo

Il dollaro si è stabilizzato questa mattina dopo le perdite record di ieri, dal momento che la probabilità di assistere ad un taglio di 50 punti base è passata al 50%. La convinzione che la Federal Reserve supporti gli Stati Uniti nella battaglia con la Cina è andata in fumo dopo che il membro Bullard della Fed ha chiarito che la Fed non può e non parteciperà alla guerra occhio per occhio dente per dente tra Stati Uniti e Cina. L’EUR/USD è attualmente scambiata appena sotto quota $1.12 dopo essere stata spinta al rialzo durante la settimana in attesa di novità nella saga della guerra commerciale, mentre i dati sulla produzione industriale tedesca pubblicati in Europa questa mattina sono stati piuttosto deboli e non hanno fornito supporto alla coppia.**

 

4. NZD in caduta libera dopo che la RBNZ taglia i tassi dello 0.5%

La coppia NZD perdeva oltre il 2% nei confronti dell’EUR e dell’USD alle 7:00 GMT di questa mattina dopo che la RBNZ ha tagliato i tassi come previsto ma con un annuncio marcatamente dovish. I tassi di interesse di riferimento della RBNZ sono stati tagliati dello 0.5% al posto dello 0.25% previsto dal consenso, mentre la banca centrale ha segnalato inoltre che potrebbe spingere i tassi in negativo se necessario.***

 

5. Prezzi del greggio in calo

I prezzi del greggio sono rimasti piatti dopo aver registrato ulteriori perdite nella seduta precedente a fronte di una maggiore avversione al rischio e di preoccupazioni per il commercio globale. I dati sulle scorte di greggio Usa verranno pubblicati alle 14:30 GMT di oggi e potrebbero fornire indicazioni sulla direzione futura.****

 

Puoi trovare e fare trading con i CFD sugli asset sopra indicati e altri ancora sulle piattaforme forex e di CFD di BDSwiss.

 

Fonti:
*FXStreet Aug 7, 2019 03:07 AM ET
**Reuters Aug 7, 2019 3:53 AM ET
***CNBC Aug 7, 2019 2:48 AM ET
****Investing Aug 7, 2019 05:20 AM ET

Share.
Informativa sul rischio: Il trading nel forex, di CFD e di altri derivati è altamente speculativo e comporta un elevato livello di rischio. Informativa generale sul rischio