Le rate in base all’ orario 5.00 GMT
Oggi sui mercati
Nota: La tabella sopra riportata viene aggiornata prima della pubblicazione con le ultime previsioni del consenso. Tuttavia, i testi e i grafici vengono preparati prima. Pertanto potrebbero essere presenti delle discrepanze tra le previsioni riportate nella tabella sopra e quelle presenti nei testi e i grafici.
I grandi eventi previsti per oggi sono l’incontro del Comitato di politica monetaria (MPC) della Bank of England e nella notte l’incontro del Comitato di politica della Bank of Japan. Ho già avuto modo di parlare nel dettaglio di entrambi nel mio consueto Outlook settimanale: Le prossime tre (le tre sono le tre banche centrali che si riuniranno questa settimana). Riassumerò brevemente quanto detto.
Bank of England: Non sembra esserci alcun dubbio sul fatto che la Bank of England alzi i tassi di interesse di 25 punti base all’incontro di questa settimana. Rimane però da vedere quanto verranno alzati però in futuro.
Il mercato ha prezzato un rialzo di 25 punti base per questo incontro e attualmente prezza un rialzo di 37 punti base per l’incontro di maggio e un rialzo di 33 punti base per giugno. In altre parole, vi è una buona probabilità di assistere a un rialzo di 50 punti base ad uno di questi incontri.
Tale supposizione si fonda sul fatto che all’ultimo incontro di febbraio quattro dei nove membri del Comitato di politica monetaria (MPC) hanno votato a favore di un aumento di 50 punti base. Non è assolutamente detto che voteranno in modo uguale alla luce dell’impatto della guerra in Ucraina sull’economia britannica e globale.
Mi chiedo a questo punto se l’MPC vuole rischiare di aggiungere uno shock dei tassi di interesse ai diversi altri shock che il paese sta subendo. Viceversa, vi è il rischio che le aspettative inflazionarie siano prezzate e in qualche modo “integrate”, il che può portare una spirale tra salari e prezzi o semplicemente che le aziende se ne approfittino della situazione per aumentare i profitti.
La Banca dovrà destreggiarsi nel difficile atto di bilanciamento di questi due aspetti. Dati i rischi derivanti dalla guerra in Ucraina, prevedo che si opterà per una posizione dovish. Mi aspetto meno voti a favore di un aumento di 50 punti base rispetto a prima e questo potrebbe portare ad un calo delle probabilità di un rialzo di 50 punti base ai prossimi due incontri, il che sarebbe negativo per la sterlina.
Bank of Japan: Non prevedo nulla di particolarmente interessante da questo incontro. La Banca non pubblicherà un outlook aggiornato questo mese, quindi non avremo modo di sapere di per certo cosa pensano le autorità dell’inflazione, ma è probabile che il governatore Kuroda tratti la questione nella conferenza stampa di chiusura. È probabile che venga fatto riferimento alla possibilità di una flessione della crescita a causa della guerra, come già hanno fatto altri banchieri centrali, rispetto alla probabilità di una maggiore inflazione.
Il punto principale per me è vedere se il governatore Kuroda confermerà la propria previsione di un’inflazione che non raggiungerà il 2%. Nella conferenza stampa di gennaio tale possibilità è stata ignorata, ma l’invasione dell’Ucraina non era ancora avvenuta e i prezzi delle materie prime non erano ancora schizzati alle stelle. Il governatore ha anche ignorato anche il taglio delle tariffe di telefonia mobile in Giappone. Una volta che tale componente uscirà dai calcoli, l’inflazione “potrebbe momentaneamente salire a un livello prossimo al 2%”, come ha sostenuto di recente il membro del Comitato di politica monetaria Junko Nakagawa.
L’indice dei prezzi al consumo nazionale (IPC) del Giappone verrà pubblicato poche ore prima della chiusura dell’incontro della BoJ. Il valore headline dovrebbe crescere bruscamente all’1.0% anno su anno dallo +0.5%. Un tale aumento sarebbe in linea con quello riportato a livello mensile dall’IPC Tokyo, quindi non dovrebbe sorprendere. L’IPC “core-core”, che esclude gli alimenti e l’energia (ed equivale all’IPC core nel resto del mondo) dovrebbe tuttavia rimanere in zona deflazione. Il governatore Kuroda potrà farvi riferimento come prova che l’impatto dell’aumento dei prezzi dell’energia non sarà sufficiente a spingere il Giappone oltre soglia e giustificare così l’assenza di cambiamenti di politica.
Indicatori di oggi
La giornata europea inizia con la ventiduesima conferenza annuale The ECB and Its Watchers che si tiene a Francoforte. Mi piace molto questa conferenza perché quando ero ragazzo leggevo i fumetti Marvel. Ogni anno spero che diversi extraterrestri della Marvel, i Guardiani della Galassia, in inglese “The Watchers” per l’appunto, sbarchino alla BCE da Watcherworld per offrire la propria esperienza millenaria. Purtroppo però in casa BCE i “Watcher” altro non sono che “diversi gruppi di monitoraggio, accademici indipendenti ed operatori di mercato”. Che delusione!
I partecipanti poco extra terrestri e più umani includono diversi pezzi grossi della BCE, tra cui la presidente Lagarde, il capo economista Lane, il membro del comitato esecutivo Schnabel, così come un gruppo di accademici di cui non avrete mai sentito parlare, oltre al primo capo economista della BCE, Otmar Issing, che a 86 anni è un esempio per tutti noi. Si parlerà di “Politica monetaria: Dalla crisi della pandemia alle nuove sfide”, “Politica monetaria e cambiamento climatico” e “Interazioni monetarie e fiscali”.
Gran parte della conferenza verrà trasmessa in live streaming quest’anno, quindi potrete vederla se interessati. Il programma completo è disponibile qui.
L’indice del sentiment delle aziende Fed di Philadelphia dovrebbe calare leggermente. Questo è in contrasto con l’indice manifatturiero Empire State pubblicato martedì che ha visto un lieve rialzo. Gli economisti generalmente suppongono che questi due possano convergere, quindi ogni mese prevedono che il più elevato cali e quello ad un livello più basso cresca.
Tuttavia, l’indice Empire State è crollato in territorio negativo, ai minimi dal maggio 2020, appena dopo l’inizio della pandemia, dal momento che gli ordini sono calati e i tempi di consegna si sono allungati. Ops! Bisognerà vedere se le previsioni per questo risultano migliori. Se entrambi dovessero crollare fortemente, la gente potrebbe rivedere la propria posizione sull’economia USA e sul ritmo di stringimento dei tassi della Fed.
L’avvio di nuove case USA dovrebbe aumentare leggermente, più o meno continuando il trend rialzista dell’ultimo anno o due. Le concessioni edilizie dovrebbero calare leggermente, ma dal momento che lo scorso mese si sono attestate ai massimi del boom edilizio che ha preceduto la crisi finanziaria globale, è comprensibile.
I tassi dei mutui sono aumentati di 113 punti base al 4.42% dal 3.30% solo quest’anno, ma il mercato edilizio è ancora stabile per il momento. È evidente che i tassi aumenteranno ulteriormente, dal momento che la Fed ha interrotto gli acquisti delle mortgage-back securities e sta alzando i tassi. Bisognerà vedere se il mercato immobiliare rimarrà solido e questo definirà l’andamento dell’economia statunitense.
Per le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione si prevede un calo di 7000 unità dopo l’aumento di 11.000 unità della settimana scorsa. Non prevedo che vi sia molto entusiasmo a riguardo. Sembra che stiamo assistendo ad un movimento laterale e che i 15 minuti di fama di questo indicatore siano ormai scaduti.
Ho parlato dell’indice dei prezzi al consumo in Giappone sopra. Oggi vi sarà anche l’indice del settore terziario giapponese. Mi sorprende che questo indicatore ottenga un punteggio di rilevanza così alto su Bloomberg, dato che l’indice dei responsabili degli acquisti del settore dei servizi e il sondaggio “Eco Watchers” trattano gli stessi dati ed escono prima, ma alla fin fine è così. L’indice dovrebbe registrare un forte calo, come ci si potrebbe aspettare in un mese in cui il PMI del settore dei servizi è sceso di ben 4.5 punti in territorio di contrazione (da 52.1 a 47.6).
La correlazione tra i due indicatori è buona ma non eccellente.