L’AUD va’ in rialzo, Lo USD scende seguendo un miglior sentimento sul rischio,EU CPI;OPEC+,Report del ADP

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Le rate in base all’ orario 5.00 GMT

Oggi sui mercati

Nota: La tabella sopra riportata viene aggiornata prima della pubblicazione con le ultime previsioni del consenso. Tuttavia, i testi e i grafici vengono preparati prima. Pertanto potrebbero essere presenti delle discrepanze tra le previsioni riportate nella tabella sopra e quelle presenti nei testi e i grafici.

Per oggi è previsto un incontro virtuale dei ministri del petrolio dell’OPEC+. L’OPEC+ è una coalizione formata da 13 membri dell’OPEC (Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio) e 10 altri paesi che esportano petrolio ma non sono membri, come la Russia, il Kazakistan e il Messico. L’OPEC rappresenta circa 1/3 della produzione mondiale di petrolio e gli altri membri dell’OPEC+ portano il totale a poco meno del 50%.

Durante la pandemia, il gruppo ha definito un sistema di quote per ogni paese e ha concordato di tagliare la produzione di un certo quantitativo per supportare i prezzi mentre la domanda era debole. Ora che la pandemia sta rientrando (o meglio dire ora che la gente ha smesso di preoccuparsi per la pandemia), la domanda di petrolio sta aumentando e il gruppo ha accettato di rivedere i tagli alla produzione. L’intenzione è quella di aumentare la produzione di 400.000 barili al giorno ogni mese.

Con il prezzo del petrolio che continua ad aumentare e le previsioni di una continua crescita della domanda, probabilmente il gruppo continuerà con il piano di alzare la produzione di 400.000 barili al giorno a marzo. Dal momento che da tempo questa è l’aspettativa, dubito che i prezzi ne risentiranno molto.

Il solo dubbio riguarda il fatto che alcuni membri hanno già raggiunto o sono comunque prossimi ai limiti di produzione e non possano aumentarla. Secondo le regole del gruppo, se un paese non riesce ad aumentare la produzione in linea con le quote previste per qualsiasi motivo, gli altri paesi non possono aumentare la loro produzione per far fronte all’ammanco.

Il tasso di inflazione nell’UE dovrebbe registrare una frenata, in linea con le previsioni di rallentamento del tasso di inflazione tedesco pubblicato lunedì. Il rallentamento segue il taglio e la reimposizione dell’IVA al tasso consueto, che ora esce dal calcolo per la Germania, in aggiunta agli effetti dei prezzi dell’energia.

Nonostante si preveda che il tasso di inflazione headline rimanga ben oltre al target del 2%, l’inflazione core, che è quella che dichiaratamente viene presa in considerazione, dovrebbe scendere al di sotto di tale soglia. Questo potrebbe essere fonte di discussione all’incontro del Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE) di domani. L’inflazione rimarrà a livelli elevati o questo periodo di inflazione elevata è “transitorio” dopotutto?

Il grande evento del giorno è il diabolico rapporto sull’occupazione dell’ADP. Automated Data Processing Inc. (ADP) è una società di outsourcing che gestisce circa 1/5 di tutte le buste paga del settore privato negli Stati Uniti, quindi la base cliente è un campione piuttosto ingente del mercato del lavoro USA nel complesso. Tale dato viene quindi monitorato con attenzione per farsi un’idea sui dati sui salariati extra agricoli (NFP) di venerdì.

Bisogna però tenere a mente che l’ADP modifica i dati in base alla stima finale della lettura dell’NFP sui salariati privati. La gente si concentra sul dato headline, che è il valore iniziale dei salariati totali, che include i lavoratori statali. Quindi se è vero che fornisce un’indicazione sull’NFP, dall’altro lato non è per nulla perfetto, un po’ come il dato NFP che viene pubblicato venerdì, dal momento che viene sempre rivisto.

Il rapporto ADP è risultato particolarmente inaffidabile negli ultimi mesi. Come si può notare, i due dati hanno registrato grandi differenze, probabilmente perché i soliti pattern stagionali sono stati interrotti dalla pandemia e dal riscaldamento globale. Come si suol dire ““I pity the fool” (lett. provo compassione per il folle) che fa affidamento sul rapporto dell’ADP per prevedere l’NFP.

Ad ogni modo, nonostante il rapporto dell’ADP sia risultato piuttosto solido di recente, superando l’NFP, gli economisti stanno rivendendo al ribasso le previsioni per questo mese. L’ADP prevede una crescita di soli 200.000 posti di lavoro, nella crescita più contenuta da febbraio 2021.

Nella notte l’Australia pubblicherà i dati sulle concessioni edilizie e i dati commerciali.

Le concessioni edilizie in Australia sono cresciute di un rispettabile 3.6% mese su mese a novembre grazie al grande contributo degli appartamenti, che tendono ad essere piuttosto volatili. Probabilmente lo stesso non avverrà questo mese, quindi il mercato dovrebbe registrare una lieve flessione. Non è ancora chiaro se il mercato abitativo si è ripreso dagli effetti dei sussidi di HomeBuilder, che hanno portato diverse persone a posticipare gli acquisti.

Il surplus commerciale dell’Australia dovrebbe aumentare leggermente, sia su base mensile, che per la più importante media mobile a 12 mesi (dal momento che i dati non vengono destagionalizzati). Il prezzo dei minerali ferrosi, che costituiscono circa il 37% delle esportazioni dell’Australia, è aumentato del 16% a livello mensile, quindi è probabile assistere ad un maggiore surplus.

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