Amazon crolla dopo aver raggiunto nuovi massimi record

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1. Amazon crolla dopo aver raggiunto nuovi massimi record
Amazon (NASDAQ:AMZN) ha guadagnato il 3.2% nella seduta afterhours di giovedì dopo alcuni solidi risultati Q2, che hanno visto un EPS superiore alle attese, ma risultati inferiori dal fronte dei ricavi nonostante una crescita del 39% anno su anno. Amazon ha riportato un forte aumento degli utili per il Q2 questo giovedì, ancora una volta grazie ai servizi di cloud computing AWS. Tuttavia, al centro dell’attenzione, senza sorpresa, vi è stata l’assistente vocale Alexa di Amazon. Il nome “Alexa” è apparso 31 volte nel report delle trimestrali. Il titolo tuttavia è crollato nella tarda giornata di giovedì, con gli investitori che hanno optato per consolidare i profitti generati con il rally. AMZN ha chiuso in calo del 3% la seduta americana di giovedì dopo aver toccato un nuovo massimo storico di $1863.61.*

2. Dollaro stabile. Occhi puntati sul PIL Usa
Il dollaro si è stabilizzato venerdì in seguito al rally registrato nella notte nei confronti delle sue controvalute. Gli investitori si concentreranno ora sui dati sulla crescita economica negli Usa, che potrebbero portare a scambi direzionali mentre vengono valutate anche le politiche monetarie a livello globali e la direzione dei rendimenti obbligazionari. Questo venerdì verranno pubblicati i dati sul PIL Usa, che potrebbero risultare alquanto solidi. Si prevede che l’economia Usa registri una crescita annualizzata del 4.1% nel secondo trimestre dopo un ritmo di crescita del 2.0% nel primo trimestre. Una solida lettura del PIL dovrebbe avere un effetto positivo sulle coppie USD.**

3. Euro in calo in seguito alle promesse di Draghi
La BCE ha mantenuto invariati i parametri sul QE e la relativa forward guidance giovedì, reiterando l’intenzione di mantenere i tassi a questo livello fino almeno l’estate 2019. La posizione dovish della BCE ha causato un calo della coppia EUR/USD di oltre 100 pip dopo la conferenza stampa di Draghi, crollando al di sotto del livello di 1.1650 ad un minimo settimanale. L’EUR/USD potrebbe ora subire ulteriori pressioni ribassiste, soprattutto in presenza di un PIL Usa forte che spinge il dollaro al rialzo.***

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*Seeking Alpha 26 luglio 2018 16:26 ET
**Fonte: Reuters 27 giugno 2018 3:56 GMT
***Fonte: Investing 27 luglio 2018 23:22 GMT+3

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Informativa sul rischio: Il trading nel forex, di CFD e di altri derivati è altamente speculativo e comporta un elevato livello di rischio. Informativa generale sul rischio