il CHF va’ ad innalzarsi in base allo schock della policy dell’SNB; La produzione industriale USA. Le elezioni francesi

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Le rate in base all’ orario 5.00 GMT

Oggi sui mercati

Nota: il grafico precedente viene aggiornato prima della pubblicazione con le ultime previsioni condivise. Tuttavia, il testo e i grafici sono preparati in precedenza. Di conseguenza, potrebbero esserci delle divergenze tra le previsioni contenute nella tabella e il testo e i grafici.

Wow… dopo una settimana impegnatissima, finalmente un giorno tranquillo (quantomeno in termini di programmi).

Il punto principale nella mattinata europea sarà il CPI finale di tutta la zona UE. Q            uello tedesco di lunedì non è stato rivisto, venerdì il francese mese su mese è stato rivisto al rialzo di 10 bps ma il numero anno su anno è rimasto invariato, così quello dell’Italia.

Nella mattinata USA, il presidente della Fed Powell effettuerà alcune gradevoli affermazioni durante l’evento della New York Fed, “Inaugural Conference on the International Roles of the U.S. Dollar. Ci sono un sacco di incontri dei dipendenti Fed (e alcuni ECB) con un ampio numero di accademici per discutere cose “Central Bank Swap Lines: Micro-Level Evidence” e “Global Inflation and Exchange Rate Stabilization under a Dominant Currency”. Puoi vedere l’intero programma e tutti gli argomenti nel link. Non penso che il discorso di 15 minuti del presidente Powell conterrà molte informazioni, ma aspetto con ansia di poter leggere il documento dell’ultima sessione, intitolato “Digital assets and the U.S. dollar”.

L’unico importante indicatore USA di oggi è la produzione industriale – oltre all’utilizzo delle capacità, che ne è il figlio. Di norma non l’utilizzo delle capacità non mi interessa, ma con l’inflazione e i colli di bottiglia che occupano i pensieri di tutti potrebbe rivelarsi un argomento importante.

Si prevede che la produzione industriale subisca un rallentamento, il che potrebbe rivelarsi un buon risultato alla luce del declino di 2,2 punti nel PMI del mercato manifatturiero per il mese (né il crollo di 36,2 punti nell’indice manifatturiero Empire State di maggio o il declino di 15 punti nell’indice della Philly Fed).

Si prevede che l’utilizzazione della capacità aumenti un po’, ma senza raggiungere i recenti massimi.

Eppure, non c’è molta correlazione tra la capacità di utilizzo e l’inflazione dal 1990 al 2000, quando la prima era elevata ma l’inflazione era minore.

I dati IP hanno un effetto immediato sul mercato forex, sebbene non sembri durare a lungo.

L’indice principale USA sta scendendo per il secondo mese di fila. Non è un buon segno, soprattutto visti alcuni dei recenti numeri presenti nei sondaggi della Fed, come ad esempio il -1,2 nel sondaggio manifatturiero Empire State. Inoltre, il GDPNow della Fed di Atlanta stima un +0,0% per il PIL del secondo trimestre (SAAR qoq). Questo andrebbe a seguire l’attuale cifra di -1,5% del primo trimestre lasciando l’economia USA a un passo dalla recessione tecnica (definita da due trimestri durante i quali il PIL diminuisce).

Nel weekend ci sarà la seconda tornata di voti per l’assemblea generale francese. Stando a Politico, la coalizione LREM/ENS del presidente Macros dovrebbe vincere tra 257 e 296 seggi. Ciò non lascia loro un grande margine d’errore, visto che sono necessari 289 seggi per vincere la maggioranza.

 

Ci sono tre scenari probabili:

  1. Il partito del presidente Macron vince la maggior parte dei seggi. In questo caso ovviamente sarebbe più facile per lui far passare le riforme proposte, come ad esempio quella concernente l’età pensionabile e la revisione del programma di aiuti per gli individui con basso reddito.
  2. Il partito di Macron vince una minoranza e la coalizione di sinistra NUPES diventa il principale partito di opposizione. NUPES (acronimo di Nouvelle Union Populaire Écologique et Sociale) è una coalizione di partiti di sinistra diretta da Jean-Luc Mélenchon. In questo modo si avrebbe un governo fragile che deve scendere a compromessi con gli altri partiti per poter fare qualcosa. Sarebbe uno scenario politico profondamente diverso da quello odierno: adesso il presidente Macron ha la maggioranza e riesce a far passare le leggi senza troppi problemi. In un certo senso, NUPES porterebbe in parlamento l’opposizione publica al programma del presidente, rendendone più ardua l’attuazione.
  3. NUPES vince con la maggioranza, lasciando il governo in una situazione di “coabitazione” – il presidente (Macron) proviene da un partito diverso di quello del primo ministro (si presume Mélenchon, a capo del NUPES). È uno scenario improbabile, perché la base di votanti di NUPES dovrebbe presentarsi con numeri decisamente maggiori rispetto a quelli della prima tornata, soprattutto giovani e votanti a basso reddito. Ma nel caso in cui accadesse, sarebbe un cambiamento fondamentale nella politica europea. Potrebbe incoraggiare altri partiti ideologicamente simili, che faticano sin dai fasti di Syriza in Grecia e Podemos in Spagna. Inoltre, un governo francese pronto a respingere le limitazioni alla spese pubblica e all’intervento statale in economia volute dall’Unione Europea potrebbe portare a dei cambiamenti nelle policy UE – o forse causa uno stallo.

Il punto importante qui è che mentre le elezioni presidenziali si sono concentrare sulla minaccia a Macron proveniente da destra (ovvero da Marine Le Pen), la minaccia vera e propria al suo programma potrebbe provenire da sinistra.

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