Il PIL canadese e il dato sulla variazione occupazionale forniranno indicazioni sul futuro dei tassi

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3 cose da tenere in considerazione rispetto ai mercati di oggi

 Venerdì 1 dicembre

1. Il PIL canadese e il dato sulla variazione occupazionale forniranno indicazioni sul futuro dei tassi

Il dollaro canadese (CAD) ha registrato un forte trend rialzista da maggio a settembre a fronte dei solidi risultati dal mercato del lavoro candese. Tuttavia, le preoccupazioni legate alle rinegoziazioni dell’accordo NAFTA e la forza del dollaro Usa hanno limitato i guadagni del CAD. Senza dubbio l’economia canadese ha registrato una solida crescita negli scorsi mesi, dal momento che la Bank of Canada ha alzato due volte i tassi di interesse quest’anno, indicando che ulteriori rialzi dei tassi dipenderanno dai dati. Questo è il motivo per cui i dati sul PIL e sulla variazione occupazionale di oggi sono di primaria importanza per gli investitori. I nuovi dati verranno pubblicati alle 13:30 e saranno scrutinati attentamente, in quanto dovrebbero fornire un’indicazione più chiara sulla forza dell’economia canadese e sulla possibilità di assistere a nuovi rialzi dei tassi di interesse nel breve termine.  Il PIL canadese si è espanso nel primo e nel secondo trimestre dell’anno. Tuttavia, il ritmo dell’espansione dell’economia dovrebbe rallentare nel terzo trimestre, con le previsioni che puntano ad un espansione dell’1.6% nel trimestre luglio, agosto e settembre.*

2. L’oro si avvicina ad un minimo di tre settimane

L’oro si è attestato in prossimità di un minimo di tre settimane durante le prime ore di contrattazioni di venerdì in assenza di chiari driver di prezzo, che hanno tenuto l’oro ben al di sotto del livello di $1300 per oncia nel mese di novembre. Da notare che i prezzi dell’oro hanno risentito dei dati positivi sulla crescita Usa per il Q3 e la posizione bullish della presidente della Federal Reserve Janet Yellen per quanto concerne l’economia. Le dichiarazioni della Yellen puntano a nuovi rialzi dei tassi di interesse, e tale prospettiva pesa sui prezzi dell’oro, in quanto gli investitori optano per una ricerca dell’alfa da asset diversi dall’oro, che è un asset infruttifero. La forza del dollaro spinge a sua volta i prezzi dell’oro al ribasso, in quanto rende l’oro più costoso da acquistare e detenere per gli investitori esteri. L’USD è stabile nei confronti dello yen questo venerdì dopo essere avanzato ad un massimo di 10 giorni, con il mercato che ha atteso il voto per l’approvazione della riforma fiscale Usa.**

3. L’OPEC estende i tagli alla produzione fino al prossimo anno

Giovedì i leader del petrolio hanno votato a favore di un’estensione dei tagli alla produzione fino alla fine dell’anno prossimo. La decisione di un OPEC insolitamente unito è stata accolta dagli investitori, che hanno reagito acquistando USOIL, spingendo così i prezzi al rialzo. Il cartello dell’’OPEC aveva già deciso quest’anno di tagliare la produzione di 1.8 milioni di barili al giorno al fine di stabilizzare i prezzi. In seguito ai recenti tagli della produzione di petrolio, negli ultimi mesi l’USOIL è avanzato ai massimi di 2.5 anni.***

 

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*Fonte: Bloomberg

**Fonte: Investing.com

***Fonte: CNBC

 

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