Le rate in base all’ orario 5.00 GMT
Oggi sui mercati
La giornata di oggi è alquanto tranquilla, come spesso avviene per la seconda giornata del mese, anche se la prima settimana è piuttosto breve.
Abbiamo già discusso ieri degli indici PMI finali del settore dei servizi. Dal momento che i PMI manifatturieri finali della scorsa settimana sono stati rivisti al ribasso, non sarebbe un grande shock per il mercato se anche i PMI servizi venissero rivisti a loro volta al ribasso.
Si prevede che la versione dell’Institute of Supply Management (ISM) del PMI servizi aumenti leggermente, allineandosi sostanzialmente alla versione di Markit, il che accade alle volte, ma non così spesso.
La bilancia commerciale USA (che dovrebbe essere chiamato deficit commerciale USA, dal momento che gli Stati Uniti non sono in surplus commerciale su base annuale dal 1975) ottiene un punteggio di rilevanza di Bloomberg molto maggiore a quello della bilancia commerciale iniziale, anche se non ha molto senso, in quanto il dato iniziale, che si concentra sui beni, definisce in gran parte la bilancia commerciale complessiva, in quanto i servizi non sembrano variare di molto da un mese con l’altro. Ad ogni modo si prevede una leggera contrazione del deficit record di gennaio, il che non sorprende dal momento che appunto il dato iniziale si è contratto dal livello record precedente.
La Governatrice della Fed Brainard, che è ancora solo governatrice e non ancora Vice Presidente, dal momento che non è stata ancora confermata, interverrà ad un incontro dedicato all’impatto dell’inflazione alla Fed di Minneapolis. Dal momento che rimane in attesa di conferma, è probabile che sottolinei il mandato di stabilità dei prezzi della Fed per portarsi a casa punti dei repubblicani al comitato del Senato, il quale deve approvarlo. In particolare, potrebbe essere sottolineato quanto già affermato dal presidente della Fed Powell, ovverosia che “la massima occupazione può essere sostenuta solo con la stabilità di prezzi”, e che non debbano esserci conflitti tra i due obiettivi, anche se tutti sanno che bisogna smorzare l’attività economica per assicurare la stabilità dei prezzi e che questo inevitabilmente significa minor occupazione. La Brainard potrebbe anche enfatizzare che la Fed non solo ha ottenuto una “massima occupazione”, ma anche un’occupazione “ampia e inclusiva”.
Domani mattina presto la Germania annuncerà i dati sugli ordini alle fabbriche. Si prevede un lieve calo dopo tre mesi di crescita alquanto solida.
Un calo non sorprenderebbe: si prevede che gli ordini aumentino al +10% dai livelli pre-pandemia e al +12.5% dalla media del 2019. Si tratta di un risultato piuttosto solido.
